Categoria: La poesia della domenica
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Veglia
Giuseppe Ungaretti (1915) La guerra trova mille modi per intromettersi nella storia dell’umanità. Viene sbandierata come necessaria difesa, prospettata come occasione di trionfo, giocata come sfogo degli istinti più bassi. La civiltà dei nostri giorni ha molti conflitti accesi, alcuni eclatanti, altri giudicati secondari. Non sono pochi gli esseri umani prigionieri di una retorica antica,…
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Vi è una certa inclinazione di luce
Emily Dickinson Rinchiusa nel suo tempio spirituale la poetessa ripercorre, attraverso la luce, lo scoccare massiccio del temp e il suo occhio percepisce il dolore dell’irreversibilità. There’s a certain Slant of light There’s a certain Slant of light,Winter Afternoons —That oppresses, like the Heftof Cathedral Tunes — Heavenly Hurt, it gives us —We can find…
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Lady Lazarus, Sylvia Plath
Ripensando ai suoi testi, letti e riletti fino a diventare una presenza che ogni tanto fa capolino nel subconscio, mi viene spontaneo pensare a una storia di vita che sembra aver avuto un momento di sollievo in quella che la poetessa definì come Golden Summer, periodo in cui sente che la nuova luce conferita al…
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Leaves of grass – Song of myself
Walt Whitman (1818-1892) Leggere o rileggere Whitman è come ritrovare le memorie spirituali di tutta una vita. In effetti quest’opera enorme occupò l’intera esistenza di quello che è considerato il padre della poesia americana. From Leaves of Grass – Song of myselfI CELEBRATE myself,And what I assume you shall assume,For every atom belonging to me as good…
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The Good Morrow
John Donne, Songs and Sonnets, London, 1633 Un inno d’amore universale, probabilmente il primo dei sonetti scritti da John Donne, poeta metafisico, mentre era ancora studente. Segue traduzione in italiano. The Good-Morrow I wonder, by my troth, what thou and I Did, till we loved? Were we not weaned till then? But sucked on country…
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Serata romana
Pier Paolo Pasolini (1922-1975) Dove vai per le strade di Roma,sui filobus o i tram in cui la genteritorna? In fretta, ossesso, cometi aspettasse il lavoro paziente,da cui a quest’ora gli altri rincasano?E’ il primo dopocena, quando il ventosa di calde miserie familiariperse nelle mille cucine, nellelunghe strade illuminate,su cui più chiare spiano le stelle.Nel…
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The Burial of the Dead
Thomas Stearn Eliot (1888-1965) Inauguro questa sezione in Aprile e non posso non pensare al poema che mi viene in mente a ogni primavera, proprio la sua definizione del mese di Aprile come il “mese più crudele”, ovvero La Sepoltura dei Morti di T.S. Eliot che risale al 1922, sguardo sulla società del primo dopoguerra…